Descrizione
In merito all'emergenza Popillia Japonica si rende noto che:
Nel luglio del 2014 è stato rinvenuto all’interno del Parco del Ticino il coleottero Popillia japonica Newman (Coleoptera, Rutelidae).
Questo coleottero risulta essere particolarmente nocivo: gli adulti attaccano molte specie vegetali, sia coltivate che spontanee; le larve, che si sviluppano nel terreno, sono invece particolarmente dannose per i manti erbosi e i pascoli.
E’ un insetto inserito tra le specie da quarantena, riportato nella direttiva 2000/29 CE e nelle liste di allerta del European and Mediterranean Plant Protection Organization (EPPO).
Nel 2018 è stato emanato il Decreto Ministeriale 22 gennaio 2018 .
Il Settore Fitosanitario e servizi tecnico scientifici, in collaborazione con l’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del lago Maggiore, ha tempestivamente attivato fin dal 2014, interventi di monitoraggio, contenimento e contrasto alla diffusione dell’insetto.
Dal 2016 è stato attivato un piano di contenimento dell’organismo nocivo attraverso l’installazione di 2000 trappole per la raccolta massale e trattamenti contro le larve nei prati utilizzando insetticidi biologici a base di nematodi entomoparassiti e funghi su una superficie di 423 ettari.
Nel luglio del 2014 è stato rinvenuto all’interno del Parco del Ticino il coleottero Popillia japonica Newman (Coleoptera, Rutelidae).
Questo coleottero risulta essere particolarmente nocivo: gli adulti attaccano molte specie vegetali, sia coltivate che spontanee; le larve, che si sviluppano nel terreno, sono invece particolarmente dannose per i manti erbosi e i pascoli.
E’ un insetto inserito tra le specie da quarantena, riportato nella direttiva 2000/29 CE e nelle liste di allerta del European and Mediterranean Plant Protection Organization (EPPO).
Nel 2018 è stato emanato il Decreto Ministeriale 22 gennaio 2018 .
Il Settore Fitosanitario e servizi tecnico scientifici, in collaborazione con l’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del lago Maggiore, ha tempestivamente attivato fin dal 2014, interventi di monitoraggio, contenimento e contrasto alla diffusione dell’insetto.
Dal 2016 è stato attivato un piano di contenimento dell’organismo nocivo attraverso l’installazione di 2000 trappole per la raccolta massale e trattamenti contro le larve nei prati utilizzando insetticidi biologici a base di nematodi entomoparassiti e funghi su una superficie di 423 ettari.
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Ultimo aggiornamento pagina: 07/07/2021 15:16:17